venerdì 5 giugno 2009

Opacità

Altro che vitamine ed energizzanti, che sì, mi ci vorrebbero senz'altro, ma quello che proprio mi farebbe bene sarebbe una bella passata di Glassex, di quelle date con i giornali vecchi appallottolati, come facevano le nonne, per vedere se quest'opacità che mi perseguita da un po' di giorni finalmente se ne va. Mi sento come un vetro appannato, dove dopo innumerevoli piogge battenti e nebbie mattutine son rimasti tutti i segni e le sgorate, velate dalla polvere e dallo smog. Praticamente uno schifo. Sarà che in questi giorni ci son troppe cose che si rincorrono, e non tutte positive, ed è un continuo correre e fare e pensare e organizzare, che mi ritrovo ansante e fuori fase, con il pensiero continuo di aver dimenticato qualcosa. Cosa facile del resto quando le cose da ricordare sono troppe e tengo i miei appunti e i miei mille memo vicino ai fornelli, in quel minuscolo angolino di bancone tra il muro e la macchina del caffè, che ho fatto mio in mancanza di uno studio ancora in gestazione, e alla fine son talmente tanti tutti quei bigliettini sotto le calamite sulla cappa e i post-it disseminati nelle vicinanze che per non sbagliare ci vorrebbe l'ennesimo messaggio che mi ricordi di guardare tutti gli altri, ché son così abituata a vederli che a volte li ignoro scambiandoli per una decorazione murale. C'è l'anteprima degli auguri della pulcina, prima che la città si svuoti e lei resti sola per il suo compleanno senza nessuno con cui festeggiare. C'è il saggio di danza che incombe, con prove a raffica, le mezze punte da riparare e una piuma colorata da attaccare ai capelli, anche se non si tratterà né di un alpino né di Robin Hood. C'è il pic-nic di fine scuola, ancora in forse perché sembra che pioverà o magari proprio non ci andremo, perché come dico sempre alla picci, non si può far tutto. C'è il Galletto che continua a studiare per il suo esame ormai dietro l'angolo, c'è un saio da riportare in chiesa, un inizio di centri estivi da programmare e il libro per le vacanze da comprare. C'è un ennesimo cambiamento al lavoro e nessuno che si preoccupa di chiedere la mia opinione, o bere o affogare, e son giorni che mando giù. C'è la solita malinconia che mi assale quando l'anno scolastico sta per finire per cedere il passo a quel periodo antipatico vissuto in solitudine in questa calda città. C'è il risultato di un esame medico che stiamo aspettando e i mille pensieri che non voglio fare ma che poi si fanno strada da soli nella mia testa. C’è lo smalto alle unghie che si è disintegrato, c’è quello sgarbo ricevuto quando meno me lo aspettavo e hai voglia a dire fregatene se poi continuo a pensarci e a rimuginare. C’è anche da andare a votare e mai come a questo giro ho così tanta voglia di mandarli tutti quanti a pescare. C’è questo, c’è quello. Troppo. Non so, forse, non riesco a mettere a fuoco. Vabbene, mi comprerò un bel flacone di vitamine. Guardo fuori dalla finestra. Questi vetri hanno proprio bisogno di una bella pulita.

4 commenti:

supermambanana ha detto...

niente... ti mando solo un abbraccio... xxx

Marigio ha detto...

Se ti può consolare...mi sà che siamo sulla stessa barca.

un saluto Marigio.

Back in the USA ha detto...

Io invece combatto con l'umidità...
Dai, vedrai che passerà anche questa caterva di pensieri negativi e stanchezza generale.
Intanto respira profondamente...
Un abbraccio

Alessia ha detto...

Permesso??!!
Sì ho portato con me tutto l'armamentario: Glassex e pannetti di daino e guanti di gomma per non ritrovarsi le manine nere e poi tutto quello che avevo in casa e che possa vagamente pulire e lucidare i vetri. E gli occhietti di chi li guarda..

C'è molto da fare, ma questo non può che essere positivo.
Il fermento e la vita almeno ti permettono di sentire il fluire delle cose. Pensa alla stasi e all'assenza di, al vuoto di, alla mancanza di progetti e di persone.
Certo ti manca il respiro e senti come di affondare tra i flutti, ma poi quando è tutto passato ci si sente leggere come piume.

E pensa che poi è solo un "periodo" che ti senti così..
Passerà, e soprattutto cambierà la tua prospettiva.

Mai provato a guardare alle cose da un altro angolo?
beh alle volte funziona e quando funziona fa pure i miracoli
A.

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