domenica 25 settembre 2011

L'amore gratis

Caldo lo è stato, anche parecchio, che in più di un momento sono sbottata e basta con ‘sto caldo che non lo reggo più. Lo so, sono un po’ nordica io, probabilmente la cicogna quel lontano giorno del sessantacinque deve aver sbagliato rotta, distratta dalla forma bizzarra di una nuvola o dalle chiacchiere di un airone di passaggio, e mi ha depositata qui, sulle rive dell’Arno, per errore, mentre forse ero destinata alle rive della Senna o del Reno. Fatto sta che il caldo lo sopporto proprio poco, e con l’invecchiare sempre meno. Quando poi come quest’anno si arriva a sforare l’equinozio di autunno con i trenta ancora belli tondi e l’afa appiccicosa di questa città d’arte e di zanzare, ecco, io proprio non lo tollero più. Ho voglia di rannicchiarmi sotto un pile, di una bella tazza di tè bollente, di indossare il lungo cardigan grigio pieno di bottoncini acquistato già da un paio di settimane e che ancora giace intonso con il cartellino. Gli infradito e le canotte non li posso proprio più vedere. E in questo ultimo fine settimana di settembre, insieme al caldo, tutta una serie di impegni enologici che hanno coinvolto non solo il galletto sommelier ma anche la sottoscritta, non ultimo quello ancora in pieno svolgimento negli storici palazzi fiorentini. Caldo e vino non vanno molto d’accordo in realtà, e mi immagino già i turisti rossi e accaldati con i bicchieri attaccati al collo, caracollare disfatti da un punto di degustazione all’altro, ma per fortuna ieri sera al calare delle tenebre in piena campagna ci voleva quasi il golfino e mentre roteavo nel bicchiere un favoloso Muscat de Beaumes de Venise che si accompagnava divinamente alla schiacciata con l’uva che stavo mangiando, ho chiuso gli occhi ed ho pensato ad un altro evento che stava avendo luogo in quello stesso momento a diverse centinaia di chilometri di distanza ed al quale stavo partecipando già da diversi giorni con i semplici battiti del mio cuore. Ho pensato che fosse sicuramente bellissimo, come bellissimo era ciò mi circondava, il chiostro antico, i vassoi, i calici che tintinnavano ovunque, e lo stesso spirito che anima chi vuol fare del bene a chi ha bisogno senza chiedere nulla in cambio, come le mie amiche del cuore fanno sferruzzando microscarpine per bimbi piccini picciò e come i vini che venivano versati in quel momento sarebbero serviti ad insegnare a leggere e scrivere ad altri bambini che vivono in una terra sfortunata. Donare amore gratis, che cosa fantastica. Anche col caldo.

4 commenti:

Mirtilla ha detto...

come ti capisco! anch'io non amo il caldo e invidio i paesi nordici (non solo per il freddo, diciamo anche per l'organizzazione). Non ti dico le reazioni dei miei amici quando dico "ma quando arriva l'inverno??"
ciao
Mirtilla /Chiara
ps: bello il tuo spazio

Isabel ha detto...

Effettivamente in Toscana fa molto caldo. Io abito in Piemonte ma faccio l'università a Pisa ed sento una bella differenza climatica. A casa mia invece inizia ad esserci l'aria fredda, ma è quella stagione di mezzo che detesto! Pur mal sopportando il freddo non vedo l'ora che arrivi, piuttosto che dover reggere ancora l'autunno!

cooksappe ha detto...

gratis? davvero? dove?

Sara ha detto...

Che cosa fantastica davvero... Sono venuta a conoscenza poco fà della nuova casa di Cuore di maglia-ignoranza blogghistica- e mi ha fatto così piacere da commuovermi. l'amore se non è condiviso e donato a che serve?!

Sara

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